Layout del blog

Tecnologia ed educazione
Marco Benini
feb 10, 2021

L'attenzione trafugata

Tempo di lettura: 6 minuti


Quando nel Paleolitico i nostri antenati hanno lavorato la prima selce sono diventati esseri tecnologici. Da quel momento in poi, grazie all'invenzione di strumenti, macchine ed automazioni, abbiamo migliorato sensibilmente la nostra vita.


Una delle prossime sfide tecnologiche che ci attendono è la robotica, una disciplina avanzata cui dobbiamo guardare con molta attenzione, sopratutto per gli effetti che introdurrà nel prossimo futuro, come ad esempio: la trasformazione del sistema produttivo e la ridefinizione della nostra funzione nel mondo del lavoro.


Ma tecnologia è anche sinonimo di smartphone e social network, strumenti dalla grande potenzialità che però ci proiettano per lunghi periodi in ambienti digitali costruiti con fini e logiche non sempre dichiarati, producendo effetti ambigui quando non dannosi.



Smartphone e social network


Questi strumenti hanno la capacità di prolungare notevolmente il nostro tempo di permanenza all'interno di luoghi digitali. Fortunatamente, ne siamo sempre più consapevoli ma questo non elimina un problema di fondo.


A detta dei loro stessi programmatori questi ambienti, che promettono operatività, divertimento, connessione, lavoro, finanche contatto umano, sono costruiti con principi di gaming non dichiarati: utilizzano cioè rinforzi positivi intermittenti come metodo per l’interazione degli utenti (notifiche, like, commenti).


Gli stimoli ricevuti con questa modalità agiscono nell'utente come gratificazioni simili a quelle delle slot machine attivando circuiti neurofisiologici noti: quelli della ricompensa e della dipendenza. L'obiettivo, infatti, è mantenere l'utente sullo schermo richiamando la sua attenzione e plasmando le micro decisioni della navigazione.


Sembrerebbe tutto molto lontano, ma per avere una misura personale si provi a guardare quanti minuti dopo il risveglio si controlla il cellulare. 


Il problema diventa esplosivo quando parliamo di bambini e ragazzi che, per maturità cerebrale e psicologica, non hanno modo di controllare il meccanismo. Infatti, quando togliamo loro lo smartphone assistiamo non di rado a reazioni indiscutibilmente fuori misura. 


Ed ecco che invece di giocare siamo giocati.



Principio di compatibilità


La tecnologia è un prodotto naturale dell'uomo e ha determinato cambiamenti sistemici in tutti i campi della nostra vita. Tuttavia le sue forme non sono sempre compatibili con qualsiasi situazione, età o stato d'animo.


Nel nostro caso alcuni ambienti digitali non sono gestibili in certe fasi dello sviluppo o circostanze della vita perché incompatibili con la maturità del nostro sistema nervoso o con le condizioni psico-emotive del momento.


Ad esempio, nel bambino il movimento, la prensione, l'utilizzo dei sensi, il disegno, la scrittura, il contatto con la natura, la socialità e le relazioni affettive sono indispensabili per la crescita del sistema nervoso, l'acquisizione di competenze emotive e di capacità cognitive. Gli smartphone non permettono queste interazioni risultando poco compatibili con i bisogni evolutivi, inoltre il loro utilizzo ha effetti concreti sulla maturazione neuro-psicologica del bambino, per quanto oggi siano poco riconoscibili e molto sottovalutati.


Dall'incompatibilità tra il momento di vita e l'ambiente digitale possono scaturire impulsività, irritabilità, malumore, riduzione dell’empatia, minore rendimento scolastico, maggiore aggressività, ritiro fisico e sociale, disturbi del sonno, stati di dipendenza, esaurimento e anche autolesionismo.


Se la tecnologia ed il modo con cui la si utilizza con i propri figli produce questo tipo di situazioni è bene rivolgersi ad uno specialista.



Non sempre, non tutto


Interrompere l’utilizzo dello smartphone dopo pochi minuti (almeno per i più piccoli) aiuta il bambino a smaltire le sostanze chimiche prodotte nel suo cervello dall'interazione con il supporto tecnologico.


In ogni caso, come un bambino non può correre con una forbice (oggetto tecnologico) in mano, così si dovrebbe intendere la questione anche per tecnologie che sono molto più sofisticate e che determinano impatti psico-emotivi molto profondi.




Prospettive di lavoro


La pedagogia è la pratica dell'educazione, quando opera tiene sempre conto di un'idea di uomo e società. E poiché si ritiene desiderabile una società capace di fare e di comprendere, e che queste facoltà si costruiscano nell'infanzia attraverso il condurre esperienze, conoscere materiali, l'applicarsi a strumenti, il gioco, il vivere con gli altri, diventa prioritario proporre al bambino esperienze vissute nel pieno utilizzo del corpo, delle emozioni e della mente.

Per 200 mila anni l'uomo ha vissuto con la natura. Solo 12 mila anni fa è iniziato un lento allontanamento che ha subito una brusca accelerazione negli ultimi 100 anni. Decine di migliaia di anni di evoluzione non si estinguono in qualche decennio. 

I bambini continuano a mantenere - e a chiedere - un rapporto speciale con gli elementi naturali, da essi sono richiamati e da essi imparano poiché la natura risveglia in loro l'impulso a fare esperienze che sono necessarie per crescere.

I bambini sono acuti osservatori e le loro figure di riferimento sono osservate accuratamente in ogni dettaglio. Siamo programmati per farlo perché è in questo modo che si apprendono attitudini, comportamenti e linguaggi. Viene da sé che se teniamo spesso lo smartphone in mano quest'abitudine verrà codificata dal bambino come significativa e l'oggetto sarà di lì a poco intensamente desiderato.

I bambini fanno ciò che più spesso vedono fare ai genitori. Riporre lo smartphone, silenziarlo e abbandonarlo per molti minuti significa cercare una nuova connessione con il bambino e ristabilire con lui una relazione diretta e autentica..

Condividi questo articolo

Autore: Marco Benini 10 dic, 2022
Queste poche righe sono tratte da "Vivere la vita Giusta" di Remo Hans Largo, pediatra di fama internazionale e direttore del...
Autore: Marco Benini 01 lug, 2021
L’apprendimento è, in estrema sintesi, l’abilità di entrare in relazione con l’ignoto...
Autore: Marco Benini 19 mag, 2021
Un film lungimirante che ci aiuta a gestire gli effetti della tecnologia sui bambini
Autore: Marco Benini 08 mag, 2021
In educazione uno degli aspetti più complessi sta nel guardare lucidamente al...
Autore: Marco Benini 23 apr, 2021
Con livelli di povertà in forte crescita, cui si aggiunge l'indebolimento della capacità di...
Autore: Marco Benini 21 apr, 2021
Un'ecosistema è unità subordinata ad un certo stato di equilibrio, questa particolare simbiosi...
Autore: Marco Benini 10 mar, 2021
Un’educazione precoce, adeguata alle potenzialità del bambino è fortemente predittiva della...
Autore: Marco Benini 10 gen, 2021
L'apprendimento corre sul filo di relazioni positive e non contraddittorie. Ma quando...
Show More
Share by: